ottima riflessione, la trovo davvero intelligente...e in qualità di persona convincente vi propongo di dare un'occhiatina a.... http://www.fipl.it/docs/stampa/070719_press.pdf
Ma secondo me la questione non e' se 'ci sono alternative alla delocalizzazione' come dici nel titolo del post, bensi' -- e credo sia la tesi del tuo articolo -- se c'e' un'alternativa alla competizione sul costo del lavoro.
La conclusione, come dimostri nel articolo, e' assolutamente si'.
Credo che l'ottica della 'via alta' ci permetta di valutare anche il ruolo della delocalizzazione senza semplificazioni inutili e a volte pericolose (penso alla politica protezionista che e' contrario alla nozione di sviluppo economico dei paesi in via di sviluppo e che e' anche essa un'ostacolo all'innovazione).
Per me delocalizzazione è fortemente ancorata al tentativo di spostare la produzione per ridurre il costo del lavoro altrimenti si tratterebbe di internazionalizzazione della produzione. Una cosa implica l'altra.
Per quanto riguarda le politiche protezionistiche. Sono sempre scettico quando si parla di globalizzazione come del male dei mali, in realtà il mercato non è globale ma esistono ancora forti nazionalismi economici che alterano le più semplici logiche di mercato
Pero', sei d'accordo che ci sono casi in cui delocalizzare le produzioni di minor valore aggiunto e' necessario. Sempre se fatto nell'ottica di una strategia di competitivita' attraverso l'innovazione e l'investimento nella forza lavoro. Ad esempio, se si delocalizza una produzione a basso valore aggiunto per fare qualcosa in casa che richiede piu' competenze e che ti assicura margini piu' alti e quindi piu' soldi per reinvestire localmente?
Certo con-vengo con Matt su questo. Nel linguaggio comune, delocalizzare si inserisce in una logica di riduzione dei costi ma potrebbe essere anche spinta per forze di natura di strategia "alta"...te daniela cosa ne pensi? dai mi piace continua...
sapendo l'ora non dire quando
creando dal nulla non dire da dove
correndo nel vuoto non dire per quanto
tu parli nel vuoto dell'ora correndo
o parli del vuoto correndo ad ogni ora
corri corri corri prova a fermarti
ma perchè nel vuoto ora non corri
sei nel vuoto non correre vola
5 commenti:
ottima riflessione, la trovo davvero intelligente...e in qualità di persona convincente vi propongo di dare un'occhiatina a....
http://www.fipl.it/docs/stampa/070719_press.pdf
Bravissimo... sei un grande.
Ma secondo me la questione non e' se 'ci sono alternative alla delocalizzazione' come dici nel titolo del post, bensi' -- e credo sia la tesi del tuo articolo -- se c'e' un'alternativa alla competizione sul costo del lavoro.
La conclusione, come dimostri nel articolo, e' assolutamente si'.
Credo che l'ottica della 'via alta' ci permetta di valutare anche il ruolo della delocalizzazione senza semplificazioni inutili e a volte pericolose (penso alla politica protezionista che e' contrario alla nozione di sviluppo economico dei paesi in via di sviluppo e che e' anche essa un'ostacolo all'innovazione).
Per me delocalizzazione è fortemente ancorata al tentativo di spostare la produzione per ridurre il costo del lavoro altrimenti si tratterebbe di internazionalizzazione della produzione. Una cosa implica l'altra.
Per quanto riguarda le politiche protezionistiche. Sono sempre scettico quando si parla di globalizzazione come del male dei mali, in realtà il mercato non è globale ma esistono ancora forti nazionalismi economici che alterano le più semplici logiche di mercato
Pero', sei d'accordo che ci sono casi in cui delocalizzare le produzioni di minor valore aggiunto e' necessario. Sempre se fatto nell'ottica di una strategia di competitivita' attraverso l'innovazione e l'investimento nella forza lavoro. Ad esempio, se si delocalizza una produzione a basso valore aggiunto per fare qualcosa in casa che richiede piu' competenze e che ti assicura margini piu' alti e quindi piu' soldi per reinvestire localmente?
Certo con-vengo con Matt su questo. Nel linguaggio comune, delocalizzare si inserisce in una logica di riduzione dei costi ma potrebbe essere anche spinta per forze di natura di strategia "alta"...te daniela cosa ne pensi? dai mi piace continua...
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